L’Excamotage

 

L’Excamotage è un progetto di arte performativa che ha come obiettivo la presa di coscienza del ruolo dello spettatore nella possibilità di agire. Ne sono ideatori Francesca Cecconi e Giovanni Corsini, che collaborano a vari progetti culturali unendo i loro percorsi artistici per alcuni tratti affini, per altri totalmente diversi.
La loro ricerca indaga l’essere umano e il suo rapporto con l’arte in ogni sua forma.
Dal 2017 collaborano con il sound designer Gabriele Pineider nella creazione di progetti site specific per installazioni, mostre e performance. Nello stesso anno realizzano Dropping Sounds, opera che unisce il live electronics all’azione performativa, selezionata tra i finalisti per il bando TU35Expanded del Centro per l’Arte Contemporanea Pecci, di Prato.

Convivium

Dropping sounds

LAMS (lemisà – tocco)

Toccare una persona può avere due significati: sia tattile, sia emotivo. In musica si parla di “toccare uno strumento” quando lo si suona. Come possono un drammaturgo, un regista, un compositore, creare veramente un’opera che “tocchi” le persone a cui è rivolta? Esistono determinati film o spettacoli che vengono vietati a un tipo di pubblico proprio perché potrebbe “restarne toccato”.
Quando assistiamo a una pellicola, spesso ci immedesimiamo con i protagonisti in scena nonostante siano attori o persone letteralmente diverse da noi. Cosa veramente tocca lo spettatore? Cosa avviene?
Toccare ha anche la valenza di un’azione fisica, un toccare con il dito, un prendere atto. Come toccare le piaghe del Cristo per conoscerne la verità. Un toccare per conoscere. Non lo fanno del resto anche i bambini?

LAMS vede un forte coinvolgimento del pubblico che viene invitato a divenire parte della performance, a realizzare col respiro, con il movimento, con il gioco, un pattern
ritmico, attraverso il quale sancire il proprio vivere, o il solo esserci.
Come due corpi si immersi nell’acqua si toccano attraverso questo elemento, così attraverso la voce e l’esperienza tattile, non si è più solo spettatori di un evento ma si assume la consapevolezza del proprio vivere, dell’interazione con l’altro secondo un gesto, un movimento. Se poi questo tocco, si tramuta in un tocco emotivo, diverremo grati a coloro che hanno vissuto con noi questo momento.
Un tocco che per-mane.

Performance site-specific, concepita per Ai300Scalini di Bologna, 2018