Ricorre oggi la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, che fu istituita in seguito alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata nel 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
La dichiarazione nacque in seguito alla fine del conflitto mondiale, con il forte desiderio di ricostruzione delle città ma anche di rinascita delle famiglie, con l’auspicio di un nuovo modello di società, di un nuovo concetto di Umanità che fosse in grado di salvaguardare la dignità dell’essere umano e proteggere le persone da ogni tentativo di dittatura, soppressione, ingiustizia, che sino a quel momento erano stati perpetrati.
Nel documento vengono prese le distanze da ciò che ha portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità e il disprezzo dei diritti umani auspicando un mondo libero, in cui parola e credo siano altrettanto tollerati e non vi sia più ricorso al timore e al bisogno. Tale assunto viene proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo, ed è così che vogliamo ricordarlo oggi. Riconoscendo ancora una volta, per il settantaduesimo anno, che la dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Una pace che ancora oggi trova ostacoli in territori da noi distanti, in cui guerre e soprusi vengono tutt’ora compiuti, ma in cui vi sono donne e uomini che ogni giorno resistono e si alzano contro i mali del nostro secolo, ricorrendo – come ultima istanza – alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione.
Partendo da questi ideali, prendono le mosse i diritti umani fondamentali che promuovono il progresso sociale, un miglior tenore di vita e la libertà, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Tutto questo è stato pensato per promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni, che si sono impegnate a per seguire – in cooperazione con le Nazioni Unite – il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
In ciò, giocano un ruolo fondamentale l’insegnamento e l’educazione, volti a trasmettere il rispetto di questi diritti e di queste libertà, attraverso cui gli Stati si impegnano a garantirne l’universale ed effettivo riconoscimento nel mondo.
Con Polimorfica cerchiamo di salvaguardare questi principi, informando e portando avanti occasioni di incontro e di trasmissione, al fine di creare una maggiore consapevolezza su valori che certamente da noi sono considerati sicuri e inalienabili, ma che in vero in molte nazioni non hanno ancora tale innegabile valore.